Passa ai contenuti principali

STEP #28 - La sintesi finale

 Siamo giunti alla fine di questo lungo viaggio in cui abbiamo esplorato a 360º il fototeodolite, andremo ora a rivedere insieme gli argomenti trattati nel blog.

Il fototeodolite (step 1) è uno strumento usato in fotogrammetria terrestre, e di conseguenza in cartografia e topografia (step 4 - step 14) per il rilevamento del territorio e degli edifici (step 27). A partire dalle scienze citate nasce la scelta del mito attorno al nostro strumento (step 7), mito che ha come tema la Terra. Ma continuiamo ora a riassumere gli aspetti più prettamente tecnici: il fototeodolite è l’evoluzione e il miglioramento del teodolite classico, al quale viene accoppiata una macchina fotogrammetrica (step 3), grazie alla quale vi è una più accurata misurazione di punti nello spazio. Grazie a questi strumenti è possibile usare le misurazioni ottenute per creare schemi grafici che successivamente potranno essere “esportati” in disegni tridimensionali (step 5). 

Ma come fare per misurare questi angoli? L’uso dello strumento (step 22) non è complesso, ma richiede precisione. Dopo una prima fase di preparazione dello strumento si procederà alla misurazione di angoli orizzontali e verticali (step 22) grazie ai quali, come detto sopra, ci forniranno i mezzi per la realizzazione della mappatura. Detto questo bisogna ricordarsi che anche il fototeodolite è soggetto a diverse normative che ne regolamentano l’uso (step 23), non bisogna dunque usarlo impropriamente.

Soffermandoci sempre sullo strumento abbiamo analizzato i materiali di cui esso è composto (step 8), esplorando anche gli aspetti chimici che stanno dietro ad uno di essi (step 26).

Nel nostro percorso abbiamo anche voluto definire chi fosse l’inventore dello strumento e quali fossero le aziende che lo hanno prodotto nel passato o che lo producono tutt’ora (step 11), una delle aziende principali è la Wild Heerbrugg (step11, step 20). Come visto nel blog non vi è un singolo inventore (step 9), ma diversi ingegneri alla fine dell’ ‘800 hanno creato dei prototipi di fototeodolite che hanno portato lo strumento ad essere quello che conosciamo oggi. Diversi sono infatti i brevetti (step 17) che sono stati depositati nel corso degli anni, ed ognuno dei quali ha migliorato lo strumento.

Oltre a questi aspetti più teorici abbiamo anche visto come il fototeodolite sia presente nella cultura di massa. Non essendo un oggetto contemporaneo non è molto conosciuto, ma trova comunque spazio in libri (step 10), di settore o non, e anche in diversi fumetti (step 21). Il fototeodolite è anche apparso in alcune pubblicità (step 13) di riviste specializzate in fotogrammetria, o in molteplici francobolli (step 18), senza che magari il pubblico sapesse cosa fosse quell’oggetto.

A testimonianza della sempre minor diffusione del termine “fototeodolite” o delle scienze associate abbiamo analizzato la sua presenza nella storia dei libri (step 24) utilizzando Ngram Viewer. 

In un ulteriore analisi fatta abbiamo cercato la sua presenza nel cinema, e non trovando una sua specifica apparizione abbiamo scelto un film in cui è stato usato per realizzare alcune scene (step 12).

Come ultima analisi nel campo culturale abbiamo cercato di capire cosa potesse simboleggiare questo strumento nella società. Provando a distaccarci da un simbolo tecnico abbiamo optato per la parola esplorazione, il fototeodolite puo essere considerato un simbolo di esplorazione (step 6).

Abbiamo anche voluto giocare con il nostro strumento costruendo un abbecedario (step 19) e cercando dei numeri attorno all’oggetto (step 15). Per quanto possano sembrare post meno teorici anch’essi offrono spunti interessanti sul fototeodolite.


In questo blog c'è stato anche tempo di conoscere qualche curiosità sull'autore del blog! (step 25)


Abbiamo definitivamente concluso questo blog, la strada è stata lunga e a volte impervia, ma ciò nonostante è stata molto arricchente per me e spero lo sia stata anche per voi.

Commenti

Post popolari in questo blog

STEP #9 - Gli inventori - Ermenegildo Santoni

Nacque a Calci (Pisa) il 5 Marzo 1896, quinto dei sette figli di Scipione Santoni, medico condotto di Calci, e Vittoria Bottari, dei noti farmacisti di Pisa. Frequentò la Scuola Professionale di Pisa e si diplomò nel 1914 come Perito agrimensore. Nel 1915 servì come aiutante di squadra tacheometrica per rilevamento di mappe parcellari per l'Amministrazione del Catasto e venne, nello stesso anno, chiamato alle armi. Frequentò il Corso di Allievi Ufficiali di Complemento del Genio Militare a Torino nel 1916. Nel 1924 iniziò la sua collaborazione per l'attività aerofotogrammetrica con l'Istituto Geografico Militare a Firenze che durerà fino al 1940. Dapprima in veste di Ufficiale di Complemento richiamato in servizio, poi come esperto in servizio straordinario. Durante tale servizio venne promosso al grado militare di Capitano per anzianità di servizio e, poco tempo dopo, al grado di Maggiore per meriti eccezionali. Nel periodo di lavoro per conto dell'Istituto Geografico

STEP #22 - Un manuale d'uso (Misurazione angoli verticali)

  In questo post verrà spiegato come si effettua la misurazione di angoli verticali. Per meglio comprendere questi passaggi ipotizzeremo di misurare l'anglo ABC. Il teodolite viene prima impostato su 0, è quindi centrato e livellato correttamente. Gli zeri del cursore sono fissati al segno 0 ° -0 ° del cerchio verticale. Il telescopio viene quindi bloccato. La bolla della piastra viene portata al centro con l'aiuto delle varie viti ( vedi post 22 ). In questa posizione la linea di collimazione è esattamente orizzontale. Il telescopio si solleva lentamente per bisecare accuratamente il punto A e misurare l'angolo di elevazione. Infine si annotano le letture su entrambi i cursori e si registra l'angolo di elevazione. La faccia dello strumento viene modificata e il punto A viene nuovamente diviso in due. Vengono annotate le letture dei cursori. Si presume che la media degli angoli osservati sia l'angolo di elevazione corretto. Il telescopio viene abbassato lentamente e

STEP #17 - I brevetti

 Di seguito sono riportati alcuni brevetti che riguardano il fototeodolite nella sua interezza o che analizzano alcuni suoi componenti. DE588540C Brevettato in Germania Autori: Ermenegildo Santoni, Gino Giotti Anno: 19-11-1930 Breve descrizione: L'invenzione riguarda un teodolite con un dispositivo per eliminare l'eccentricità dei cerchi di gradi per ottenere una lettura angolare corrispondente alla media delle letture di due linee di graduazione opposte. CH271979A Brevettato in Svizzera Autore: Ermenegildo Santoni,  Anno: 30-11-1950  Breve descrizione: L'invenzione riguarda un apparato di restituzione fotogrammetrica. SU887930A1 Brevettato in Russia Autore: Shumkov Anatolij K Anno: 01-02-1980 Breve descrizione: L'invenzione si riferisce al campo della fotogrammetria, ovvero alla fotografia stereografica terrestre, ed è destinata all'uso nella ripresa fototeolitica di oggetti alti da distanze ravvicinate. Fonte: https://worldwide.espacenet.com/patent/   (consultato