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STEP #25 - Cose personali

 Il post di oggi si distacca dall'argomento del blog, si intitola difatti "Cose personali". 

Esporrò tre oggetti della mia esperienza personale: essi rappresentano i tre momenti della conoscenza (vissuta e materiale).

Ci sarà un oggetto di memoria del mio passato (memento), un oggetto-strumento del mio fare nel presente quotidiano (utensile), un oggetto (feticcio) che trova nel mio vissuto una funzione magica di previsione/progetto del futuro.

  • Come oggetto di memoria del passato ho scelto il biglietto aereo del mio viaggio di maturità. Ho scelto questo viaggio perché è stato il primo che ho realizzato all'estero con i miei amici in cui eravamo indipendenti, non essendo una gita scolastica per esempio. La location era Tenerife e la durata della vacanza è stata di una decina di giorniPersonalmente lo ricordo con estrema importanza dal momento che mi ha fatto crescere e sperimentare nuove situazioni, dal fatto di dover gestire le finanze del gruppo a quello di dividersi i vari compiti.
Biglietto d'andata


  • Come oggetto-strumento nel mio fare quotidiano ho scelto un prodotto che è oramai diventato indispensabile i questo periodo storico: il computer. Esso, complice anche il mio corso di studio (Design e Comunicazione - Design per il prodotto), era già molto usato prima della pandemia, che ne ha accentuato il suo utilizzo. Considero dunque il computer un elemento che sta segnando il mio presente, come quello della gran parte della popolazione mondiale.
Computer portatile personale

  • Come oggetto del futuro ho scelto il libro, che sia esso universitario o un semplice romanzo. I libri sono la "fonte" del sapere e giocano un ruolo fondamentale per il nostro futuro. Con un libro universitario costruiamo il nostro sapere che sfrutteremo in futuro, mentre con un romanzo possiamo apprendere conoscenze diverse, che spesso condizionano la nostra vita futura (la lettura di un libro thriller ci può far apprezzare quel genere, spingendoci in futuro a prendere libri simili).
A sinistra un libro universitario e a destra un thriller che sto leggendo



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STEP #8 - I materiali

Il Fototeodolite, nonostante comprenda diversi componenti, è realizzato utilizzando quasi esclusivamente materiali metallici, fatta eccezione per le lenti. Scocca La scocca è realizzata con leghe metalliche per essere resistente. Nelle versioni più moderne possono essere usate plastiche rigide. Leghe metalliche: I metalli hanno esercitato un'influenza significativa sulla  s toria  del genere umano, le cui epoche di sviluppo sono state contrassegnate di volta in volta da quello in vigore in ognuna di esse, ad esempio come e tà del ferro , del rame , ecc.  Dalla loro scoperta infatti i metalli sono usati su una vastissima gamma di oggetti. Lenti Le lenti, usate per il cannocchiali e negli obiettivi, sono realizzate in vetro . Ogni lente ha una diversa forma. e curvatura. Vetro: Secondo Plinio il Vecchio il primo utilizzo del vetro risale al III millennio a.C.  La sua scoperta ha portato non pochi benefici al genere umano, grazie alla sua caratteristica trasparenza. Il vetro ha porta

STEP #6 - Il simbolo

Il fototeodolite nasce dalla necessità di analizzare con più accuratezza il territorio, e di ricrearne un'immagine tridimensionale (da qui l'uso della doppia camera). Questo aspetto ha reso l'oggetto, nei suoi primi anni di vita, molto usato da esploratori e cartografi/topografi, che lo hanno portato nei luoghi più disparati. Si può dunque considerare il fototeodolite simbolo di esplorazione . esplorazione nelle Dolomiti

STEP #7 - Il mito

Il fototeodolite serve per il rilevamento del territorio terrestre, ma come sono nate quelle colline o quei monti che ora analizziamo? Scopriamolo con un antico mito greco. ..."  All'improvviso dal Caos apparve Gea, la madre terra, principio di vita e madre degli uomini e della stirpe divina, prima realtà materiale della creazione. Dopo di lei apparvero Eros l'amore; il Tartaro luogo di punizione delle anime malvagie;  l'Erebo la notte. Gea generò da sola Urano il cielo (che feconda la terra con una pioggia benefica) con il quale si unì e dalla cui unione nacquero i dodici Titani, sei maschi (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono) e sei femmine (Tea, Rea, Temi, Teti, Febe, Mnemosine); i tre Ecatonchiri o Centimani, Briareo, Gia e Cotto mostri con cinquanta teste e cento braccia; i tre Ciclopi Bronte, Sterope e Arge tutti con un solo occhio in mezzo alla fronte. Gea generò da sola Ponto il mare con il quale  si unì e dal quale ebbe Taumante che secondo alcuni fu p