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STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 In questo post torniamo a parlare del vetro (vedi step 8), materiale usato per le lenti che costituiscono il fototeodolite. Questa volta lo affronteremo dal punto di vista chimico.

Analizziamone dunque la composizione chimica.

Il principale componente del vetro piano è la sabbia silicea (SiO2). Il suo punto di fusione si situa nell'intorno dei 1700°C e la sua consistenza a questa temperatura è simile a quella del miele liquido. La struttura cristallina del silicio ha la forma di un tetraedro, al cui centro vi è un atomo di silicio, collegato simmetricamente ai quattro vertici di atomi di ossigeno: la formula chimica è quindi SiO4 ed ha una carica negativa. 
Raffreddando velocemente la silice fusa, si forma una struttura casuale di tetraedri, uniti tra di loro agli angoli, che dà luogo ad un materiale amorfo, conosciuto come silice vetrosa.


Reazione

Le materie prime utilizzate nella produzione assolvono principalmente a quattro funzioni: 

  • Vetrificanti: sostanze che si trasformano, per semplice azione del calore, dalla forma cristallina alla forma vetrosa, amorfa (silice SiO2; anidride borica B2O3; anidride fosforica P2O5); 
  • Fondenti: consentono la fusione del vetro a temperature realizzabili nei forni industriali, abbassando il punto di fusione da 1700 C° a 1550 C° circa (carbonato di sodio o soda Solvay Na2CO3; carbonato di potassio K2CO3); 
  • Stabilizzanti: rendono il vetro inalterabile e resistente agli agenti atmosferici e chimici (carbonato di calcio CaCO3; dolomite MgCa(CO3)2); 
  • Affinanti: facilitano l’affinaggio del vetro, aiutando la massa di vetro fuso non omogenea e carica di bolle gassose prodotte dalla fusione, a trasformarsi in un fluido chiaro, trasparente e omogeneo (solfato di sodio Na2SO4). 


Il vetro è spesso descritto come un liquido ad elevatissima viscosità, privo di un reticolo cristallino regolare e di un punto di fusione preciso. Inoltre non presenta il fenomeno del calore latente di cristallizzazione o di fusione.


Fonti:


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STEP #9 - Gli inventori - Ermenegildo Santoni

Nacque a Calci (Pisa) il 5 Marzo 1896, quinto dei sette figli di Scipione Santoni, medico condotto di Calci, e Vittoria Bottari, dei noti farmacisti di Pisa. Frequentò la Scuola Professionale di Pisa e si diplomò nel 1914 come Perito agrimensore. Nel 1915 servì come aiutante di squadra tacheometrica per rilevamento di mappe parcellari per l'Amministrazione del Catasto e venne, nello stesso anno, chiamato alle armi. Frequentò il Corso di Allievi Ufficiali di Complemento del Genio Militare a Torino nel 1916. Nel 1924 iniziò la sua collaborazione per l'attività aerofotogrammetrica con l'Istituto Geografico Militare a Firenze che durerà fino al 1940. Dapprima in veste di Ufficiale di Complemento richiamato in servizio, poi come esperto in servizio straordinario. Durante tale servizio venne promosso al grado militare di Capitano per anzianità di servizio e, poco tempo dopo, al grado di Maggiore per meriti eccezionali. Nel periodo di lavoro per conto dell'Istituto Geografico

STEP #22 - Un manuale d'uso (Misurazione angoli verticali)

  In questo post verrà spiegato come si effettua la misurazione di angoli verticali. Per meglio comprendere questi passaggi ipotizzeremo di misurare l'anglo ABC. Il teodolite viene prima impostato su 0, è quindi centrato e livellato correttamente. Gli zeri del cursore sono fissati al segno 0 ° -0 ° del cerchio verticale. Il telescopio viene quindi bloccato. La bolla della piastra viene portata al centro con l'aiuto delle varie viti ( vedi post 22 ). In questa posizione la linea di collimazione è esattamente orizzontale. Il telescopio si solleva lentamente per bisecare accuratamente il punto A e misurare l'angolo di elevazione. Infine si annotano le letture su entrambi i cursori e si registra l'angolo di elevazione. La faccia dello strumento viene modificata e il punto A viene nuovamente diviso in due. Vengono annotate le letture dei cursori. Si presume che la media degli angoli osservati sia l'angolo di elevazione corretto. Il telescopio viene abbassato lentamente e

STEP #17 - I brevetti

 Di seguito sono riportati alcuni brevetti che riguardano il fototeodolite nella sua interezza o che analizzano alcuni suoi componenti. DE588540C Brevettato in Germania Autori: Ermenegildo Santoni, Gino Giotti Anno: 19-11-1930 Breve descrizione: L'invenzione riguarda un teodolite con un dispositivo per eliminare l'eccentricità dei cerchi di gradi per ottenere una lettura angolare corrispondente alla media delle letture di due linee di graduazione opposte. CH271979A Brevettato in Svizzera Autore: Ermenegildo Santoni,  Anno: 30-11-1950  Breve descrizione: L'invenzione riguarda un apparato di restituzione fotogrammetrica. SU887930A1 Brevettato in Russia Autore: Shumkov Anatolij K Anno: 01-02-1980 Breve descrizione: L'invenzione si riferisce al campo della fotogrammetria, ovvero alla fotografia stereografica terrestre, ed è destinata all'uso nella ripresa fototeolitica di oggetti alti da distanze ravvicinate. Fonte: https://worldwide.espacenet.com/patent/   (consultato